Onorevoli Colleghi! - Fra i Paesi europei l'Italia applica un'aliquota sul valore aggiunto (IVA) tra le più alte. Nell'ambito della costruzione dell'Unione europea è necessario promuovere l'emanazione di una direttiva che stabilisca criteri uniformi sulle aliquote IVA e una loro armonizzazione per tutti i prodotti di interesse culturale (musica, libri, video, dvd, software). L'aliquota IVA gravante oggi in percentuali diverse su tali prodotti vede nel nostro Paese un'evidente discriminazione fra prodotti intellettuali, discriminazione che rappresenta un ulteriore pesante ostacolo per l'accesso, la reperibilità e l'utilizzazione da parte dei cittadini di tutti i prodotti di interesse culturale. Così, infatti, sui libri viene applicata un'aliquota IVA del 4 per cento mentre per gli altri prodotti è stabilita un'imposta assai maggiore (il 20 per cento, ad esempio, sui prodotti musicali) che determina un ulteriore e proibitivo aumento del prezzo finale a carico del consumatore, soprattutto per i più giovani e per le fasce più povere della popolazione.
      Occorre, dunque, un riequilibrio e una riduzione dell'aliquota IVA che rimuova un'odiosa disparità tra prodotti di interesse culturale e accessibili a tutti, come quelli librari, e prodotti alla portata di pochi, corrispondendo ai princìpi sanciti dagli articoli 3 e 9 della Costituzione, e promovendo altresì l'accesso da parte di tutti i cittadini ai prodotti di interesse culturale nell'ambito di una politica di welfare culturale che anche con la presente proposta di legge si intende promuovere. Per tali ragioni si propone di ridurre l'aliquota IVA al 4 per cento per i prodotti musicali, i video, i libri, i dvd e i software.

 

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